Come Casa memoria, vicini e solidali con la famiglia Agostino, riteniamo molto importante la riapertura del processo, dopo 31 anni dall’omicidio dell’agente Nino Agostino e della moglie Ida Castelluccio, incinta di pochi mesi. L’assassinio avvenne il 5 agosto del 1989 a Villagrazia di Carini, a sparare furono due killer giunti a bordo di una moto. L’inchiesta ha subito molti tentativi di depistaggio contro i quali hanno preso fin da subito una netta posizione i genitori di Nino, Vincenzo e Augusta, purtroppo venuta a mancare nel febbraio del 2019.
Lo scorso 2 luglio, dopo 31 anni, la procura generale di Palermo ha chiesto il rinvio a giudizio dei boss Antonino Madonia, Gaetano Scotto e di Francesco Paolo Rizzuto, un amico dell’agente ucciso. I primi due rispondono di duplice omicidio, il terzo di favoreggiamento aggravato.
Chiediamo che finalmente dopo 31 anni ci sia giustizia per Nino, Ida ed il loro figlio mai nato, chiediamo verità per una vicenda che presenta molti punti oscuri ed in cui probabilmente mafia e pezzi dello Stato si sono miscelati, colpendo chi lottava per liberare il nostro Paese da un sistema marcio. Chiediamo delle risposte anche in nome della signora Augusta, madre coraggiosa, che ha lottato fino all’ultimo giorno della sua vita chiedendo verità e giustizia; è importante che adesso il signor Vincenzo ed i suoi familiari possano ottenere quella giustizia che sarebbe già dovuta arrivare da molto tempo.