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Oggi sono trascorsi precisamente cinquant’anni da quando Danilo Dolci, Franco Alasia e Pino Lombardo, il 25 marzo 1970, diedero vita alla “Radio dei poveri cristi”, la prima radio libera in FM in Italia, una voce clandestina che, rompendo il monopolio di Stato sulle trasmissioni via etere, lanciò un urlo di protesta proveniente dalla Sicilia più povera, denunciando le condizioni di degrado in cui versavano le zone della Valle del Belìce dopo il terremoto del 15 gennaio 1968 e le speculazioni del potere mafioso.

 

Questo il messaggio: “Sos, Sos… siamo i poveri cristi della Sicilia occidentale e questa è la radio della nuova resistenza. Qui si sta morendo…».

 

La trasmissione proseguì per 26 ore, fino all’arrivo delle Forze dell’Ordine che sequestrarono le apparecchiature e denunciarono i responsabili.

 

Peppino Impastato ed i suoi compagni, nel 1977, presero spunto anche dall’esperienza di Danilo Dolci nella progettazione e realizzazione di Radio Aut. Peppino era già entrato in contatto con Danilo Dolci alla fine degli anni ’60, partecipò alla Marcia della protesta e della speranza nel Marzo del 1967, scrivendo poi un dettagliato ed interessante resoconto della marcia nel giornale L’Idea Socialista.

 

Danilo Dolci ha amato molto la Sicilia dove si trasferì nel ’52; a Trappeto e Partinico promosse lotte contro mafia, disoccupazione, analfabetismo e povertà, usando il metodo della nonviolenza. Fondò la maieutica reciproca, nelle riunioni ognuno imparava a confrontarsi con gli altri, ad ascoltare e decidere. Negli anni ’70 avviò l’esperienza del Centro Educativo di Mirto, frequentato da centinaia di bambini.

 

OGGI la Navarra Editore offre la possibilità di SCARICARE GRATUITAMENTE il volume “la radio dei poveri cristi”, scritto da Salvo Vitale e Guido Orlando andando al seguente link.

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                        Danilo Dolci e Peppino Impastato

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