91495318 1339467252917121 5582937441569865728 n

91495318 1339467252917121 5582937441569865728 n

 

Oggi pubblichiamo il contributo che ci è arrivato da Giulianova (Teramo) dal nostro amico Antonio Fanelli.

Abbiamo deciso di dare voce agli amici di Casa Memoria Impastato che si trovano in tutta Italia, riteniamo importante riportare le testimonianze dai territori e sviluppare una riflessione comune sul terribile fenomeno del covid-19 che sta colpendo tutti. Non possiamo incontrarci di persona, accorciamo quindi le distanze per essere #distantimauniti. Cari amici scriveteci pure da tutta Italia, faremo il possibile per pubblicare i vostri contributi.

Non rappresentando il nostro sito una testata giornalistica, gli autori si assumono la responsabilità di quanto scritto, quelle riportate sono principalmente opinioni e non informazioni giornalistiche, se dovessero esserci imprecisioni o altro, se contattati siamo disponibili, avvisando gli autori, a rimuovere i contenuti o apportare le doverose rettifiche o modifiche.

#restiamoacasa e #restiamoumani alimentando i nostri ideali ed i nostri valori.

Ecco il contributo di Antonio Fanelli, per molti anni nostro referente a Taranto, adesso trasferitosi a Giulianova (Teramo) con la sua compagnia teatrale MAMA DUNIA – CENTRO SPERIMENTAZIONE TEATRALE, Associazione di Promozione Artistica & Culturale Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato – Puglia/Abruzzo, Redazione Pugliese/Abruzzese RADIO 100 PASSI, Casa Editrice MAMA DUNIA Edizioni, autore de “Il Visionario”, rappresentato nel Maggio 2019 a Cinisi.

COSA RESTERÀ… COSA STIAMO IMPARANDO?

di Antonio Fanelli

In questi giorni di clausura forzata capita sempre più spesso di farsi due domande su tutto.

Cosa resterà e cosa stiamo imparando da questa esperienza assolutamente nuova?

Cosa stiamo imparando è facile capirlo leggendo i vari post sui social.

Stiamo imparando che l’egoismo non è una prerogativa del consumismo.

Stiamo imparando che i collaborazionisti tristemente in azione nella seconda guerra mondiale esistono ancora, solo che ai tempi del covid19 si chiamano BACCHETTATORI.

Per carità, non voglio dire che quelli che stanno per strada malgrado i divieti facciano bene, io stesso sono in casa, però mi sembra stranissimo che tutti abbiano una finestra o un balcone che affaccia direttamente sulla piazza principale delle varie città, paesi, borghi, villaggi. Possibile che tanta gente riesca a vedere e bacchettare chi sta per strada semplicemente stando alla finestra del proprio appartamento? Non è che semplicemente questa gente è in prima persona per strada? Se così non fosse sarei portato a credere che sono semplici e miseri DELATORI disposti ad accusare ingiustamente ed impunemente chiunque pur di avere qualche like.

Stiamo imparando che valori come solidarietà, umanità, giustizia, uguaglianza, dignità sono propri di coloro che ne erano già in possesso…o vittime… in tempi non sospetti… chi non li aveva prima nel proprio bagaglio continua a non averli… qualche esempio?

  1. Mascherine chirurgiche in vendita normalmente ad un euro circa e che impunemente vengono vendute 20 volte tanto in piena linea con la legge di mercato della domanda e della offerta.
  2. La ex Ilva di Taranto ancora aperta malgrado un caso accertato di positività al covid19 perché non si può fermare l’acciaio.
  3. Testate giornalistiche a tiratura nazionale che battono notizie false e propagandistiche.
  4. Conduttrici televisive che recitano il rosario in diretta nazionale.
  5. Politici piccoli piccoli che sentenziano che se siamo ridotti così è perchè quelli di prima si sono svenduti la sanità pubblica ed hanno versato miliardi ai privati… allora dico… adesso controllo chi sono stati i presidenti, ad esempio, della Lombardia nelle ultime sette legislature (parlo di oltre 25 anni…mica cotiche) e allora mi viene da ridere

1994/1995 ARRIGONI

1995/2000 FORMIGONI

2000/2005 FORMIGONI

2005/2010 FORMIGONI

2010/2013 FORMIGONI

2013/2018 MARONI

2018 a tutt’oggi FONTANA

TUTTI IN QUOTA LEGA O CENTRO DESTRA… quindi se in Lombardia hanno chiuso gli ospedali di chi è la colpa? … ah degli altri… ovviamente ciò accade anche a formazioni invertite.

  1. Sindaci di piccolissimi paesini o governatori che imitano il loro leader in cerca di spazi che indossando senza averne diritto o merito la casacca della Protezione Civile… uno chiude le poste, l’altro vieta il superenalotto, l’altro ancora chiede di pubblicare i nomi dei contagiati… tutti convinti di essere Dio nel proprio feudo personale…

… e di fronte a tutto questo dovrei mettermi alla finestra a cantare? …ma che ci sarà da cantare?

Stiamo imparando che quelli che urlavano a gran voce che ci voleva un “UOMO FORTE” al comando pensavano che l’uomo forte al comando devesse essere ognuno di loro, e si perché appena la necessità e l’emergenza hanno portato chi era al governo ad attuare comportamenti da uomo forte al comando… e allora, a gran voce, hanno chiesto un governo di unità nazionale.

Purtroppo stiamo imparando che neanche in emergenza si evita di affidare la “cosa pubblica” e i soldi pubblici a persone che hanno condanne per essersi appropriati di soldi pubblici in occasione di altre emergenze. Persone che in pompa magna inaugurano un ospedale che… sarà pronto, forse, fra 10 giorni.

Stiamo imparando inoltre, e questo al di là di ogni appartenenza politica o partitica, che lo scempio fatto del sistema sanitario nazionale negli ultimi 25 anni a favore della sanità privata convenzionata, ci ha messo nelle condizioni di non riuscire a far fronte ad una emergenza… e si potrebbe pensare che questo però, ad emergenza finita, porterà ad una inversione di rotta… io non ci credo, sono italiano e nessuno meglio di un italiano può sapere di che pasta sono fatti certi italiani.

Fra qualche mese riprenderanno le denunce contro medici ed infermieri, gli stessi che oggi sono chiamati EROI e per i quali si mette in scena la più grande macchietta ipocrita da avanspettacolo di bassissima lega… tutti sui balconi a cantare l’inno di Mameli… mentre la gente muore… a centinaia ogni giorno… mentre la gente muore da sola… mentre la gente non riceve neanche l’ultimo saluto… mentre non ci sono più fosse per accoglierli tutti…

che cazzo avete da cantare?

E quindi cosa resterà del Covid19 nelle coscienze della gente?

Nulla se non il fatto che… non abbiamo potuto mangiare la pizza in compagnia il sabato sera.

Meglio pensare che…

…è solo uno spettacolo …finzione…

Adesso dico con enfasi l’ultima battuta, poi si illumina la sala… il pubblico applaude… esco… e vado a mangiare la pizza!

Antonio Fanelli

MAMA DUNIA – CENTRO SPERIMENTAZIONE TEATRALE, Associazione di Promozione Artistica & Culturale Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato – Puglia/Abruzzo, Redazione Pugliese/Abruzzese RADIO 100 PASSI, Casa Editrice MAMA DUNIA Edizioni. Giulianova (Teramo)

 

Nella Foto Antonio Fanelli e Giovanni Impastato durante il corteo del 9 Maggio 2019

{jcomments on}