Oggi 21 Marzo è il Giorno della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie. Una giornata voluta tanti anni fa da Libera, che dal 2017 è diventata istituzionale. E’ importante ricordare quei nomi spesso dimenticati o ignorati, persone che sono state uccise dalla mafia, in quella che può essere definita una vera strage operata da uno dei poteri più mortiferi e violenti che purtroppo spesso ha potuto godere di connivenze e protezioni. Vittime innocenti tra cui anche tanti bambini e adolescenti a cui si aggiungono uomini e donne che hanno quotidianamente combattuto la mafia e le ingiustizie e per questo sono stati brutalmente uccisi. Noi vogliamo ricordarli oggi e non solo; crediamo sia importante costruire una memoria attiva, costruttiva e soprattutto quotidiana. Una memoria che coinvolga le moltitudini per affermare una cultura ed una società che non concepisca la sopraffazione, l’oppressione, la violenza, l’omertà e le logiche mafiose in generale. Bisogna ancora lavorare molto sull’aspetto culturale e pedagogico, incontrare le giovani generazioni per far conoscere la storia del nostro Paese, anche le sue parti più buie e soprattutto far conoscere l’impegno di chi ha lottato per il riscatto di noi tutti. E’ fondamentale scardinare “la retorica degli eroi”, perché coloro che hanno combattuto e combattono la mafia, non sono eroi, ma persone che hanno scelto la libertà e la dignità. Dobbiamo educare alla responsabilità, perché ognuno con gesti più o meno eclatanti può cambiare il corso della storia e permettere che si affermi una cultura differente. Sono tante le persone, associazioni, insegnanti, che si dedicano ogni giorno a questo processo di cambiamento, li incontriamo quotidianamente a Casa Memoria, un luogo di memoria e impegno fortemente voluto da mamma Felicia, donna e madre che ha lottato per dare verità e giustizia al figlio Peppino attivista ucciso dalla mafia, ma anche per tutti quei figli e figlie che hanno lottato come lui e per quelli a cui voleva offrire il loro importante esempio di coraggio. “La mafia si combatte con la cultura e non con le armi”, questo diceva ogni giorno Felicia ai tanti giovani che incontrava: “studiate e state con la schiena dritta”. Un impegno che cerchiamo di portare avanti ancora oggi seguendo la strada da lei tracciata.
Casa Memoria Impastato