Ancora una volta a Partinico (PA) viene negata la scelta democratica presa all’unanimità il 6 giugno del 2022 dal Consiglio di Istituto del Liceo di Partinico, di cambiare il nome del liceo, da “Santi Savarino” a “Felicia e Peppino Impastato”. Di nuovo l’amministrazione comunale di Partinico mette un veto sui nomi di Peppino e Felicia.
Già nell’aprile del 2023 questa stessa amministrazione aveva messo in discussione il cambio di denominazione della scuola con una mozione, tuttavia, dopo varie contestazioni di forze politiche, associazioni ed opinione pubblica, era seguita una clamorosa marcia indietro della stessa amministrazione e della maggioranza consiliare, che avevano preferito non mettere più ai voti la mozione.
Adesso veniamo a conoscenza di una delibera della giunta Rao che conferma l’intitolazione del Liceo scientifico a Santi Savarino, successiva ad una richiesta della Prefettura di Palermo a questa amministrazione comunale di pronunciarsi sull’intitolazione del Liceo, che ci appare irrituale, in quanto un parere favorevole al cambio di denominazione della scuola lo aveva già ricevuto dalle commissarie prefettizie che hanno governato la città di Partinico prima dell’attuale amministrazione.
Ci domandiamo perché si insista sul mantenere alla scuola il nome di Savarino, personaggio ambiguo legato al regime fascista e contiguo alla mafia, rifiutando Felicia e Peppino Impastato. Peppino, che ha frequentato questo liceo a Partinico, è per i giovani un punto di riferimento, simbolo della lotta alla mafia operata a partire da un impegno politico di forte matrice antifascista. Felicia, sua madre, è stata definita “Partigiana della lotta alla mafia”, è riconosciuta in tutta Italia come “Donna di Democrazia” per essersi rivolta alla Giustizia e aver denunciato gli assassini mafiosi del figlio. Ci sembrano due nomi che possano ben rappresentare il liceo di Partinico.
Questa delibera di giunta rallenterà l’iter di cambio della denominazione perché costringerà il Provveditorato a rimandare l’atto alla scuola. Speriamo che questa confermi la scelta fatta dal precedente Consiglio di istituto, facendo definitivamente prevalere i valori costituzionali.
Sosteniamo chi in questi giorni, (come ad Aprile dello scorso anno) dal mondo della politica, della cultura e dell’associazionismo, sta esprimendo il proprio sdegno davanti a queste scelte preoccupanti e prendendo una netta posizione antimafia e antifascista; è fondamentale l’impegno di tutti, queste derive possono avere conseguenze future ben più gravi.
Casa Memoria Impastato