L’anno che stiamo salutando è stato ricco di iniziative e di battaglie. Le difficoltà ci sono, ma noi con il vostro sostegno e “con il coraggio e le idee di Peppino” continueremo
Il fine anno è sempre un momento di riflessione e bilancio. Come ogni anno, in questi ultimi giorni di 2015 proponiamo un resoconto sulle attività, l’impegno e le istanze che cerchiamo di portare avanti in nome della memoria, della giustizia sociale e dei diritti umani.
Anche quest’anno Casa Memoria ha raggiunto obiettivi importanti. L’associazione si è consolidata, mirando a prospettive di impegno e di lavoro che l’hanno proiettata sempre più sia a livello nazionale che internazionale. Sono aumentate notevolmente le iniziative: incontri con le scuole, le associazioni, i movimenti, ma anche con comuni e regioni. E non è mai stato perso il contatto con la società civile su temi come le lotte sociali, la legalità, l’antimafia, sempre in relazione con la storia di Peppino e del suo attivismo.
Una delle cose che ci rende più orgogliosi è il grande numero di visitatori che nel 2015 abbiamo accolto nella nostra Casa Museo. Migliaia e migliaia sono stati i giovani studenti, ma anche le persone provenienti da ogni parte del mondo per conoscere la casa e i luoghi dove Peppino ha vissuto e lottato. Tutto questo grazie al prezioso contributo di Addio Pizzo Travel, di Libera, della cooperativa Libera-Mente che gestisce un bene confiscato alla mafia a Marina di Cinisi, delle cooperative di Libera Terra, della cooperativa Lavoro e Non solo, di Ali-Coop, di Eurocultura e viaggi, del Sindacato di Polizia Squadra Mobile di Palermo e degli scout. Tutte realtà che ringraziamo per la loro importante collaborazione.
Una parte rilevante delle attività è anche legata ai progetti. Abbiamo attivato il progetto “Onda D’urto”, continuazione di quello completato “Un Ponte per la Memoria”, con l’obiettivo di valorizzare l’ex Casa Badalamenti. All’interno del bene confiscato hanono trovato posto la nuova sede della radio web Cento Passi e una sala polifunzionale, dove abbiamo organizzato mostre e convegni di spessore per la valorizzazione del territorio.
Un altro progetto in corso è’ “La Memoria e il Presente”, in partenariato con l’associazione Officina Rigenerazione di Cinisi, attuato dal Dipartimento della gioventù e del Servizio civile nazionale della Presidenza del Consiglio nell’ambito dell’avviso pubblico “Giovani per la valorizzazione dei beni pubblici”.
E rimanendo sempre in tema di progetti, siamo stati partner della ristrutturazione del primo e del secondo piano della casa dell’ex boss Badalamenti, uno spazio che gestiremo insieme alla biblioteca comunale e per il quale abbiamo fatto la proposta di creare (al secondo piano) un caffè letterario.
Nel 2015 non sono stati neppure trascurati i rapporti con l’associazionismo locale. Molte realtà, come la cooperativa Libera-Mente, l’Azione Cattolica, gli Scout, Asadin, l’Associazione Peppino Impastato e l’Associazione Sportiva Calcio di Cinisi, continuano a collaborare con noi nell’impegno quotidiano.
Grazie a questi rapporti di collaborazione, insieme a quello che da anni ci lega al Centro Impastato di Palermo, siamo riusciti a entrare in contatto con realtà che operano sul territorio nazionale, in particolare con alcune scuole, che ci hanno aiutato nell’organizzazione dell’evento del 9 Maggio per il 37mo anniversario dell’assassinio mafioso di Peppino. Quest’anno il 9 maggio è stato ricco di iniziative, affermandosi come uno dei più interessanti dal punto di vista dei contenuti e dal punto di vista del numero di partecipanti.
Con coerenza abbiamo evitato strumentalizzazioni della figura di Peppino e abbiamo aperto un dialogo con realtà che fanno parte di culture diverse, cercando di non ingabbiarla in pure ideologie, ma trasmettendo a persone e realtà disparate, soprattutto alle nuove generazioni, il messaggio di rottura, di impegno civile, di lotta e di speranza di Peppino. Le risposte non sono mancate e i risultati sono arrivati. Anche quest’anno ci sono state su tutto il territorio nazionale intitolazioni a Peppino: scuole, strade, piazze e siti.
Possiamo confermare che la memoria di Peppino continua a rimanere viva senza grandi ploclami rivoluzionari o trionfalismi che ci avrebbero portato all’affossamento totale della sua figura e delle sue idee antimafiose e comuniste. Senza spirito di protagonismo, ma con le “armi” della razionalità, della coerenza e dell’umiltà siamo riusciti ad andare avanti alla ricerca del cambiamento e nel tentativo di costruire una società migliore.
Oltre al 9 maggio, nel 2015 il lavoro di memoria si è concretizzato con la publicazione di un libro fotografico curato da Paolo Chirco, edito da Casa Memoria, con le testimonianze dei familiari e dei compagni di Peppino.
Un documento importante per quanto riguarda la ricerca dei resti di Peppino e il tentativo di depistaggio che è stato portato avanti nei suoi confronti.
A questo proposito bisogna ricordare la vicenda giudiziaria con le indagini richieste da parte del Gip contro gli ufficiali dei Carabinieri, Antonio Subranni e Carmelo Canale, e di altri due carabinieri della Caserma di Cinisi responsabili del depistaggio che ha bloccato per tanti anni la verità sul caso di Peppino. Nel quadro rientra anche l’uccisione dei carabinieri della Casermetta di Alcamo. Peppino, nel 1976, aveva fatto delle denunce dettagliate sui servizi segreti, sui campi paramilitari con traffico di armi nel nostro territorio, sul rapporto tra neo-fascismo, mafia e forze dell’ordine, su movimenti insoliti contro i comunisti della zona, soprattutto nei confronti del gruppo di Lotta Continua che a lui faceva riferimento.
I documenti che Peppino aveva raccolto su queste questioni sono scomparsi durante una perquisizione che la nostra famiglia ha subito la mattina dopo l’uccisione di Peppino, il 9 Maggio 1978. Insieme al Centro Impastato abbiamo chiesto che si arrivi fino al completamento delle indagini con il rinvio a giudizio dei veri responsabili e il collegamento con il processo sulla trattativa tra stato e mafia che è in corso a Palermo.
Tra i progetti sostenuti da Casa Memoria è da ricordare quello portato avanti con l’associazione Afrikasì Onlus. Il progetto “Diritto allo Studio e Legalità” per lo sviluppo sostenibile della popolazione residente negli slum di Nairobi con la collaborazione del Coyrep Ong e della comunità locale.
Saremo presenti in Kenya in difesa dei diritti umani e a fianco delle persone alle quali questi diritti vengono quotidianamente negati.
Sempre quest’anno Casa Memoria ha aderito all’iniziativa della Rai per la realizzazione e la produzione di un film sulla vita di mia madre, Felicia, che dovrebbe andare in onda su Rai 1 la prossima primavera.
Il 2015 è stato intenso, ma nel 2016 ci aspettano ancora molte iniziative e battaglie. Non dobbiamo dimenticato la difficile vicenda del Casolare dove è stato ucciso Peppino.
Le promesse del Governatore Crocetta non sono state mantenute. Un luogo di memoria si sta perdendo per l’insensibilità e l’arroganza del suo proprietario, che chiede “cifre vergognose” per l’acquisto e mette in atto forme di speculazione, come quella di pretendere un costoso biglietto d’entrata nei confronti di persone venute da ogni parte del mondo per visitarlo.
In collaborazione con l’associazionismo locale e nazionale, cercheremo di creare un percorso della memoria completo: dala sede di Radio Aut, al Casolare, a Casa Memoria con le Pietre d’Inciampo dei Cento Passi, fino all’ex casa del boss Badalamenti.
Il 9 Maggio 2016, invece, lo vorremmo dedicare alle battaglie e ai confitti sociali che sono in corso nel nostro paese: dalla questione immigrazione, ai diritti negati, al diritto allo studio, alla difesa e valorizzazione dei territori, allo squilibrio delle risorse, alle dinamiche del capitalismo economico che, tramite le banche, mettono in serie difficoltà i cittadini fino a estreme conseguenze, al vero concetto di legalità democratica e costituzionale, al problema della corruzione e delle mafie di oggi.
Fin da ora siamo disponibili a valutare proposte che si legano a questi argomenti.
Infine, vi invitiamo a visitare il nostro sito www.casamemoria.it, che stiamo cercando di migliorare sempre di più in modo da trasformarlo in un mezzo non solo di informazione sulle nostre attività, ma anche di confronto e scambio.
Troverete indicazioni riguardo il tesseramento del 2016: il vostro sostegno è prezioso per continuare le nostre battaglie e realizzare nuove iniziative.
Nell’augurare a tutti voi un felicissimo anno 2016, quindi, vi invitiamo a continuare a sostenerci in questo difficile cammino che “con le idee e il coraggio di Peppino continueremo”.
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Giovanni Impastato