Condividere memorie ed esperienze per trasformarle in economie: l’iniziativa promossa dall’Associazione Antigone-Osservatorio sulla ndrangheta per raccontare gestioni virtuose di beni confiscati
Mettere in rete e raccontare esperienze virtuose di gestione di beni e aziende sequestrate e confiscate in tutta Italia, utilizzando i linguaggi multimediali, dare importanza e visibilità ai processi partecipativi e di crescita civica e culturale di un’intera comunità: questi gli obiettivi principali del progetto di crowdfunding Co.METE – Condividere Memorie ed Esperienze per Trasformarle in Economie, promosso dall’Associazione Antigone-Osservatorio sulla ndrangheta, con il sostegno in loco dell’Associazione Nuova Carini.
Il progetto sarà presentato l’8 maggio alle ore 16 presso l’ex Casa Badalamenti. L’evento si inserisce in un quadro di collaborazione pluriennale tra l’Associazione Antigone-Osservatorio sulla ndrangheta, realtà calabrese che dal 2009 gestisce un bene confiscato, e Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato, co-affidataria dell’ex Casa Badalamenti, e intende mettere insieme istituzioni, società civile e media impegnati nel fronte dell’assegnazione e gestione dei beni confiscati in chiave di contrasto alle mafie.
Alla presentazione, dopo i saluti delle autorità istituzionali presenti e di Giovanni Impastato, interverrà Elena Ciravolo, presidente della cooperativa Libera-Mente, che gestisce il bene confiscato Fiori di Campo a Marina di Cinsi.
L’Associazione Antigone- Osservatorio sulla ndrangheta illustrerà alcune buone pratiche già mappate nella provincia di Reggio Calabria e presenterà il progetto di crowdfunding incentrato sul racconto multimediale delle esperienze positive di beni confiscati in tutta Italia. In diretta skype, interverranno i rappresentanti del Centro di accoglienza La Margherita di Roma, gestito dalla cooperativa ABC, per conto di Eriches 29 sotto amministrazione giudiziaria, dell’Associazione ACMOS, che gestisce il bene confiscato Cascina Caccia in provincia di Torino, e l’Associazione Attendiamoci di Reggio Calabria, che gestisce il bene confiscato Il villaggio dei giovani. Tutte e tre queste realtà fanno parte della rete nazionale che il progetto sta costruendo e saranno protagonisti degli storytelling che saranno narrati attraverso il progetto. La storia dell’ex Casa Badalamenti sarà al centro di uno dei progetti pilota.
Le conclusioni saranno affidate a Filippo Cogliandro, ambasciatore antiracket della cucina italiana nel mondo, nonché presidente onorario dell’Associazione Antigone Osservatorio sulla ndrangheta. L’evento sarà trasmesso in diretta ai microfoni di Radio Cento Passi.
Associazione Antigone Osservatorio sulla ndrangheta
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