L’associazione Musica e Cultura è nata nel 2010 con l’intento di rinnovare lo spirito e il fermento dell’esperienza del circolo Musica e Cultura fondato nel 1975 da Peppino e i suoi compagni di lotta, sulla base della convinzione che proprio la musica, l’arte e la cultura sarebbero state leve fondamentali di lotta, coscienza e liberazione delle masse.
Attualmente l’associazione cura l’organizzazione dei concerti e delle attività culturali che si svolgono a Cinisi ogni 9 maggio, ha proposto nel 2010 il 2°raduno nuove tendenze, ha condotto laboratori di scrittura creativa e di musica nelle scuole di Cinisi e Terrasini, ha promosso iniziative ambientaliste come il primo viaggio dell’ “Ecomulo” di Federico Price Bruno, ha collaborato alla produzione dello spettacolo teatrale di Domenico Bravo “Stranieri Familiari”, ha collaborato a molti progetti di ricerca sulla vita e le battaglie di Peppino.
“Da parte nostra intendiamo ribadire alcune cose:
1)la cultura non è prerogativa di piccole elites dedite al sussiego salottiero, ma patrimonio di massa in continua evoluzione e frutto del contributo quotidiano di tutte le donne e gli uomini in lotta per migliorare le proprie condizioni di vita;
2)La musica, nelle sue forme più avanzate, è un momento del processo generale di emancipazione dallo sfruttamento materiale e da un modo repressivo e reazionario di concepire i rapporti sociali ed umani;
3)La nostra musica e la nostra cultura intendiamo gestircele in prima persona in rapporto di collaborazione critica con chiunque intenda darci il suo contributo a qualsiasi livello; intendiamo continuare sulla strada già aperta nel disprezzo di quanti, per difendere posizioni di potere già acquisite, crederanno di poterci ancora mettere il bastone fra i piedi e per l’affermazione della nostra identità culturale.”
circolo musica e cultura 1975
“Riteniamo che sia giunto il momento di approfondire pubblicamente il discorso sull’organizzazione e sulle finalità culturali del circolo “musica e cultura”. Dalle nostre prime iniziative crediamo sia emerso qualche dato fondamentale: la libera circolazione delle idee e l’elaborazione del programma, anche se un po disorganica, realizzata assemblearmente con l’apporto di chiunque abbia ritenuto opportuno contribuirvi. Qui si è concretizzata e si concretizza la nostra idea di cultura intesa non come monopolio d’elite, ma come partecipazione attiva e creativa, con riferimento esplicito e permanente alla realtà circostante in evoluzione. Il nostro circolo, lo ribadiamo, è aperto a tutti i democratici e si dirige per assemblee aperte e periodicamente convocate. Tutta la nostra attività è naturalmente autogestita. “
Circolo musica e cultura 1976
Il limite all’affermazione di una diffusa coscienza critica e antagonista non è la difficoltà all’accesso ai prodotti culturali, quanto piuttosto la natura dei percorsi formativi indotti dallo sviluppo delle nuove tecnologie.La Rete si è affermata come un efficace strumento per la libera e veloce diffusione di informazioni, ma inefficace per l’approfondimento e la diffusione di cultura. La crisi degli spazi pubblici e la definitiva sostituzione alla piazza reale delle immateriali piazze virtuali, infatti, favorisce itinerari individuali e personalistici che escludono qualunque momento di confronto collettivo costringendo a tristi forme di autismo intellettuale. Sentiamo l’urgenza e il dovere di agire affinchè la cultura possa essere autentico “patrimonio di massa in continua evoluzione e frutto del contributo quotidiano di tutte le donne e gli uomini in lotta per migliorare le proprie condizioni di vita” perchè le donne e gli uomini invece di essere in lotta per migliorare le proprie condizioni di vita hanno perduto il poco che avevano e ottenuto quello che nessuno voleva, collezionando le miserie e le umiliazioni di tutti i sistemi di sfruttamento del passato ignorandone la rivolta.
[…]La musica è di tutti, è per tutti e si può fare con qualsiasi cosa. La musica può essere utilizzata come strumento di liberazione delle emozioni e, per estensione, come liberazione delle categorie discriminate o bisognose di affermare i propri diritti. L’uso sociale e, a volte, politico della Musica è un dato di fatto. La musica favorisce il contatto tra differenti realtà e culture, anche apparentemente distanti tra loro (M.Capone, manifesto di Ecomusica)
Inoltre i concerti sono l’esempio più diffuso e immediato di performance artistica con un reale coinvolgimento emotivo e interattivo del pubblico.
L’associazione Musica e Cultura di Cinisi agisce all’interno di un laboratorio importante, intanto per la comunità nella quale opera: l’immenso patrimonio lasciato da Peppino, le sue denunce, la lotta dei suoi compagni, della famiglia e del centro di documentazione Impastato hanno prodotto una forte incrinatura nella dominante cultura mafiosa. Non va sottovalutato l’enorme lavoro culturale svolto a vari livelli: dalla madre di Peppino, Felicia Bartolotta, a Giovanni Impastato testimoni di una autentica sete di giustizia con la loro ostinazione quotidiana a incontrare i ragazzi delle scuole di tutta italia a casa Memoria, alle manifestazioni antimafia, ai piu di 10 anni di forum, ai concerti, agli spettacoli teatrali e al film I cento passi… Il processo a Tano Badalamenti, i forum sociale antimafia, l’uscita del film, l’intitolazione di una via del paese, dell’auditorium della scuola media e della sala consiliare a Peppino, e adesso l’assegnazione della casa di Badalamenti alle associazioni Impastato e Casa Memoria sono tutti fatti che dimostrano come il lavoro culturale riesca a trasformare e migliorare una comunità. A Cinisi oggi esistono diverse associazioni culturali che hanno aderito al progetto di “fare rete contro le mafie”promossa da Casa Memoria.
Chiaramente non possiamo dire Cinisi immune dai problemi che affliggono la Sicilia e il meridione, ma la memoria della straordinaria stagione di antimafia sociale vissuta fra Cinisi e Terrasini sul finire degli anni 70 è integralmente salva, ed è memoria viva, che incide nelle coscienze e nella realtà.
Cultura e Musica sono state parti integranti del progetto di salvezza della memoria e proiezione sul futuro di una coscienza civile e politica che sa guardare e affrontare il reale nella consapevolezza della necessità –ora più che mai- della costruzione di uno sguardo critico, creativo e di lotta in chiave collettiva, pubblica e condivisa.
Musica e Cultura 2014