Ecco il racconto del 7 Dicembre, dedicato a mamma Felicia.
Dopo le prime iniziative molto importanti del 6 Dicembre, in particolare l’incontro all’Istituto comprensivo di Cinisi (con Luisa Impastato, Felicia Vitale Impastato, Anna Puglisi del Centro Impastato, Cristina Cucinella, il piccolo Pietro, la Preside Benedetta Lidia Bartolotta e la referente alla legalità Gemma Cammilleri) ed il laboratorio creativo “Un fiore per te…”, svolto a Casa Memoria con i bambini di Cinisi; il 7 Dicembre è stato veramente un giorno memorabile.
A “Casa Memoria” è stato un continuo andare e venire di compagni, familiari, amici, attivisti, bambini e giovani, tutte persone di Cinisi e del territorio che hanno voluto ricordare Felicia.
Tra la mattina ed il pomeriggio sono passate a trovarci quasi 200 persone, tutto è avvenuto nella spontaneità, nello spirito comunitario e nella gioia di stare insieme, frutto di quello che Felicia ci ha insegnato nel suo percorso di verità e giustizia, quello che abbiamo definito “il racconto della verità e la consegna della memoria”.
La mattina sono stati con noi gli studenti dell’ I.C. M. Rapisardi di Canicattì, li ringraziamo e ringraziamo anche i loro insegnanti che hanno preparato con dedizione i loro allievi a questo incontro. Ad accoglierli Luisa Impastato, nipote di Felicia, che ha ripercorso la storia di suo zio Peppino e della nonna. E’ intervenuta anche Graziella Accetta, mamma del piccolo Claudio Domino, ucciso a soli undici anni dalla mafia nel 1986, vittima che ancora oggi non ha avuto giustizia; questa madre si batte da alcuni anni per tutti i bambini vittime delle mafie con un’iniziativa intitolata “Giù le mani dai bambini”. Successivamente è intervenuta l’attrice Antonella Delli Gatti con un brano tratto da “Il mare a cavallo”, un lavoro teatrale su Felicia, un momento molto intenso; l’incontro si è concluso con alcuni poesie e brani recitati dagli stessi studenti presenti. L’iniziativa si è svolta presso il bene confiscato ex casa Badalamenti, alle pareti la mostra fotografica di Pino Manzella “Ciao Felicia”, a cura dell’associazione Asadin. Sono passati poi a trovarci anche gli amici dell’Help Center Felicia Bartolotta Impastato – associazione Penelope di Santa Teresa Riva.
Il pomeriggio è stato un viavai di amici che hanno raccontato episodi del passato, ricordi di mamma Felicia, che hanno lasciato una propria testimonianza, interpretato poesie, letto contributi, suonato e cantato. Abbiamo anche potuto vedere il video realizzato da Paolo Chirco trasmesso negli schermi presenti a Casa Memoria.
Tra i partecipanti tanti compagni e familiari di Peppino, l’ass.ne Peppino Impastato, rete 100 passi con Danilo Sulis che ha realizzato le riprese, i bambini di Casa Memoria, gli attivisti e le giovani volontarie di Casa Memoria, l’ Ass.ne Radio Aut, Partinico Solidale, Lab90045, Le matte del villaggio, I-Lab, Angela Lanza, Metropolis di Castellammare, il Collettivo studentesco dei Picciotti, il Collettivo studentesco dei Puma, Caterina Pellingra, Giovanna Fileccia (con un contributo video da Milano), Gianluigi Redaelli (che ci ha mandato una sua poesia), la Consulta giovanile di Cinisi (che ha dedicato l’inaugurazione di un bene confiscato a Felicia e che sono passati a trovarci), la Cooperativa Liberamente – eco villaggio Fiori di Campo, e poi tanti e tante amiche arrivati da Cinisi, Terrasini, Palermo, Ragusa, Partinico, Carini, Casteldaccia, dalla Liguria e da altri luoghi, che hanno partecipato, cantato, gioito, che si sono emozionati con noi, che hanno dedicato il loro tempo a Felicia, partigiana dell’antimafia, donna libera che si è battuta per la verità e la giustizia in nome del figlio Peppino. La serata si è conclusa con canti e cori tra cui anche uno dedicato all’anarchico Pinelli. Ringraziamo in particolare Piero Impastato per averci intrattenuti con la sua chitarra ed anche Alessia e Federico de I-Lab che hanno suonato il brano “Le mie idee sono”.
Ad ogni partecipante è stato regalato un fiore realizzato durante il laboratorio “Un fiore per te…”
Ringraziamo tutti coloro che hanno dedicato il loro tempo a Felicia. E’ stato molto bello.
Pubblicheremo prossimamente il video realizzato da Radio 100 passi, intanto potete vedere tante dirette fb nella pagina https://www.facebook.com/CasaMemoriaFeliciaePeppinoImpastato/
Adesso pubblichiamo un testo scritto da Maria Concetta Biundo, del Circolo Musica e Cultura del 1976 e del Collettivo femminile/femminista.
“Cara Felicia, anche quest’anno come ogni anno ci ritroviamo qui a ricordarti, in una data in cui in realtà non sei mai andata via, perché il messaggio che ci hai lasciato rimane vivo e presente come se fossi ancora tra noi. Il tuo volto continua ad ispirare dolcezza e decisione, quella dolcezza del tuo essere madre, quella decisione di una donna che non ha voluto essere vittima del suo dolore per la perdita del figlio trasformandolo in una conquista. Hai scelto di spezzare la catena della vendetta per difendere tuo figlio e di affidarti alla legge, l’unica che può garantire il diritto di giustizia. Hai voluto lasciarci con il tuo gesto un messaggio di pace e di non violenza, un grande insegnamento, perché alla violenza non hai voluto rispondere con la vendetta, ma con la ricerca della verità.
Ci hai insegnato il coraggio, non solo quello di puntare il dito contro l’assassino di tuo figlio, ma anche quello di proporre una strada diversa per superare il conflitto. Non sei stata solo la donna dell’antimafia, ma anche quella che ha voluto indicare, soprattutto ai più giovani, la strada della cultura per un modo diverso di convivenza in una società che tutti noi vorremmo più giusta, una cultura che sia sapere, che sia conoscenza, che sia mettersi in gioco, che sia sentirsi responsabili delle proprie decisioni cercando di stare dalla parte giusta, nel rispetto degli altri, nel riconoscimento dei diritti e dell’uguaglianza delle persone. Non ti stancavi mai di ripeterlo ai tanti ragazzi che volevano conoscere la storia di tuo figlio, credendo in questo modo in quello stesso sogno in cui credeva lui, combattere l’ingiustizia con la giustizia, conoscere per scegliere, mantenere la schiena dritta e non lasciarsi sopraffare da chi ci vuole ignoranti e passivi, da chi vuole abbindolare con false credenze… Oggi più che mai il tuo messaggio e quello di tuo figlio è attuale, oggi più che mai che l’ignoranza sembra dilagare, un’ignoranza che lascia spazio alla sottomissione dietro un’apparente ricerca di autonomia. Il tuo messaggio e quello di tuo figlio continua a riecheggiare in un invito a non arrendersi, a continuare a percorrere quei passi che ci allontanino dall’ignoranza, ad aprire gli occhi e a non avere paura di sentirsi soli. Questo ci dà la certezza della strada da percorrere anche quando sembra difficile e complicata. Cara Felicia, avresti mai immaginato che a distanza di tanti anni, ci ritroviamo tutti gli anni a ricordarti, a mantenere vivo il tuo messaggio ed il tuo esempio e continuare a diffonderlo? Avresti mai immaginato che qua, nel nostro territorio, la tua figura e quella di tuo figlio diventassero simbolo di identità e che altri cominciassero a seguirti? Eri quasi sola quando hai iniziato la tua battaglia, derisa, con un paese che ti condannava, e oggi…. l’insegnamento che ci hai lasciato è che credere ed avere un progetto, agire con coraggio anche se da soli, alla fine ripaga e se ne esce vittoriosi, come è successo a te, come per tuo figlio. Cara Felicia, anche quest’anno come ogni anno e come per gli anni a venire, ci ritroviamo in questa data a ricordarti, a ricordare il tuo insegnamento che rimarrà nella storia, come esempio della possibilità di trasformare il corso della propria vita con coraggio, con decisione, con la certezza di essere nel giusto. Ciao Felicia.”
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