Paola-Formica-Carola-1

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Il 2 luglio alle 20.00 la Gip di Agrigento Alessandra Vella ha deciso di non convalidare l’arresto della comandante della Sea Watch, Carola Rackete, escludendo il reato di resistenza e violenza a nave da guerra e ritenendo che il reato di resistenza a pubblico ufficiale sia stato giustificato da una “scriminante” legata all’avere agito “all’adempimento di un dovere”, quello di salvare vite umane in mare. E’ venuta meno la misura degli arresti domiciliari deciso dalla procura che aveva chiesto la convalida della misura restrittiva e il divieto di dimora in provincia di Agrigento. La Gip ha anche sottolineato che la scelta del porto di Lampedusa è stata obbligatoria perché i porti della Libia e della Tunisia non sono stati ritenuti porti sicuri

Il prefetto Caputo ha fatto sapere che il provvedimento di allontanamento dal territorio nazionale con accompagnamento alla frontiera disposto dal Ministro dell’Interno non potrà essere eseguito fino al 9 luglio, quando la Rackete sarà di nuovo interrogata dai pm, nell’ambito del fascicolo per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

La capitana Carola Rackete intanto è libera.

Siamo soddisfatti di questa decisione, continuiamo a sostenere Carola Rackete e la sua scelta di salvare vite umane che è una priorità che sta al di sopra di tutto. Il rispetto della dignità umana e dei diritti universali dell’uomo e della donna valgono più di ogni decreto legge.

Siamo consapevoli che la strada da percorrere per la giustizia sociale e per l’affermazione di valori di solidarietà e umanità è ancora lunga, bisogna continuare a portare avanti l’impegno educativo, sociale e culturale dal basso per far fronte all’odio e al razzismo sempre crescenti e costruire uno spirito comunitario che abbia al centro gli esseri umani.

Evelin Costa

Casa Memoria

Illustrazione sopra di Paola Formica tratta da www.facebook.com/paolita.ant

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