” Se la gioventù le negherà il consenso, anche l’onnipotente e misteriosa mafia svanirà come un incubo.”
MERCOLEDI’ 16 LUGLIO ALLE ORE 21,30
ATRIO COMUNALE DEL COMUNE DI CINISI
INTERVERRA’ IL PROCURATORE AGGIUNTO PRESSO IL TRIBUNALE DI CALTANISSETTA DOTT. DOMENICO GOZZO
Il 19 luglio di 22 anni fa si compiva la strage di Via D’Amelio, strage in cui persero la vita Paolo Borsellino e gli uomini della sua scorta: Emanuela Loi, Agostino Catalano, Eddie Walter Cosina, Claudio Traina, Vincenzo Li Muli.
Questo incontro-dibattito si pone come obiettivo quello di mantenere vivo il ricordo di un uomo che, senza farsi sopraffare dalla paura della morte, ha combattuto fino alla fine contro la mafia e di risvegliare gli animi un po’ stanchi e un po’ cinici di chi non crede più nella speranza di un cambiamento.
L’incontro è organizzato da un gruppo di giovani di Cinisi, uno dei luoghi più carichi di significato e di storia legati alla mafia; un paese che ancora troppo spesso sente il peso di questo cancro mafioso che si manifesta in ogni sfaccettatura, senza che si riesca a trovare la possibilità di guarirne.
Ecco che organizzare questo evento in questo territorio assume un significato doppiamente importante: si vuole dare un segnale forte di cambiamento,di rottura nei confronti dell’atteggiamento che ha visto i cittadini vivere passivamente la presenza di questo fenomeno e lo si vuole fare attraverso l’impegno dei giovani, che rappresentano la speranza e il futuro della società.
Ricordare Paolo Borsellino è un dovere morale e civico. Dimenticare significherebbe rendere vana la sua morte e quella di chi, come lui, ha speso la propria vita nella lotta alla criminalità organizzata.
{jcomments on}