Peppino Impastato fu assassinato il 9 maggio del 1978, per aver denunziato le attività della mafia. I suoi assassini mafiosi tentarono di farlo credere un attentatore facendolo saltare sui binari della ferrovia. La caparbietà dei suoi compagni, che trovarono in un vicino casolare delle pietre con il suo sangue, fece però affiorare la verità.
Il Casolare di contrada Feudo, a Cinisi (PA), dove lo hanno massacrato ed ucciso, purtroppo per molti anni è stato lasciato in stato di abbandono. Solo nel 2020 finalmente è stato ottenuto l’esproprio.
Le lotte e l’impegno per arrivare all’esproprio del Casolare sono state lunghe e faticose, il percorso che ha avuto ed ha l’obiettivo di conservare la memoria e restituire il luogo alla collettività, non è del tutto concluso, perché si attende ancora, dopo 46 anni, che venga assegnato e reso visitabile al pubblico.
Ecco le tappe principali che hanno portato all’esproprio del Casolare:
Nel 2013 in occasione della manifestazione del 9 maggio è stata consegnata al Presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, una petizione con oltre 25 mila firme in cui si chiedeva il recupero del Casolare e la conservazione in luogo della memoria. Giovanni Impastato, in quell’occasione, denunciava: “È vergognoso, quel casolare è il luogo della memoria più importante della Sicilia che ha lottato contro la mafia. Il suo recupero è una questione di dignità”. Il maggio del 2014 il Presidente della Regione Siciliana Crocetta, accogliendo parte delle richieste, dopo una petizione popolare, consegnava il provvedimento di vincolo promettendo che a breve ci sarebbe stato l’esproprio. Il governatore ha consegnato a Giovanni Impastato la copia della delibera durante una visita al casolare, in contrada Feudo. Da quel momento però il silenzio.
Dopo ulteriori ed inascoltati appelli alle Istituzioni e dichiarazioni di denuncia dello stato in cui versava il Casolare da parte delle associazioni che custodiscono la memoria di Peppino Impastato, il 13 Dicembre del 2019, finalmente, è stato firmato a Palazzo Orleans il protocollo di intesa tra Regione Siciliana, Città metropolitana di Palermo e Comune di Cinisi per il recupero e la valorizzazione del “Casolare Impastato” alla presenza dell’ ass.ne Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato, Centro Impastato e Ass. Peppino Impastato.
Nel Maggio del 2020 viene registrato in ragioneria il decreto del dirigente generale del dipartimento regionale dei Beni culturali, di determinazione dell’indennità provvisoria di espropriazione in favore della ditta proprietaria del casolare e del terreno rurale circostante, secondo la stima redatta dalla Soprintendenza di Palermo.
Il 7 Dicembre del 2020 arriva la notizia che a breve il Casolare sarebbe diventato patrimonio della Regione Siciliana.
Il Casolare è stato in fase di ristrutturazione dal 2023 al 2024.
Il 29 Aprile 2024, dopo la conclusione dei lavori di ristrutturazione, il Casolare è stato inaugurato in presenza delle Istituzioni. Il 9 Maggio del 2024 è stato finalmente possibile poter ritornare al Casolare per ricordare Peppino Impastato nel giorno del 46esimo anniversario del suo omicidio mafioso.
Ancora non è aperto al pubblico.
Settembre 2024