Giorno 17 Novembre alle ore 17.30 presso l’ex Casa Badalamenti in Corso Umberto I, 183 a Cinisi, sarà realizzato il Convegno “Il Mulinazzo di Cinisi. Terra di emigrazione?”. Iniziativa a cura di BC Sicilia, Mirto Verde, Casa Memoria Impastato.
Coordina l’incontro la Direttrice della Biblioteca comunale “F.P. Abbate” di Cinisi, Maria Antonietta Mangiapane.
Interventi: Luisa Impastato (un saluto di Casa Memoria), Pippo Lo Cascio (il territorio del Molinazzo: scrigno storico – archeologico perduto?), Francesco Biundo (un ricordo di quegli anni da BC Sicilia di Cinisi), Salvo Vitale (Mulinazzo: scippo di un territorio per un aeroporto sbagliato), Andrea Bartolotta (riflessi sulla cacciata della popolazione), Maria Concetta Manzella (le letture delle poesie del Mulinazzo di Manzella Marianna).
La pianura dove oggi sorge l’aeroporto “Falcone-Borsellino”, fu un tempo u Mulinazzu, con un villaggio agricolo di trecento famiglie, con terre dissodate, agrumeti, orti e dove si esercitava la pesca costiera e l’allevamento del bestiame. Il toponimo ricorda la presenza di un antico mulino a vento e la cinquecentesca torre di avvistamento e di difesa che proteggeva anche la vicina tonnara dell’Orsa e la strategica via trazzerale da e per Carini – Partinico, che transitava alle falde del Monte Pecoraro.
Poi nel 1953 la politica siciliana decise che quell’area doveva divenire il nuovo scalo aeroportuale cittadino in sostituzione di quello già datato di Boccadifalco. Si passò allora all’esproprio delle terre, definito “necessario per il progresso socio-economico” e all’allontanamento della popolazione, che in molti casi fu costretta ad emigrare.