Da giorni siamo assediati a sud da un caldo insopportabile che ha superato i 40 gradi e da incendi e a nord da temporali, grandinate e allagamenti dagli effetti distruttivi. Veramente ancora possiamo credere che sono emergenze imprevedibili? Davvero non ci sono collegamenti con il cambiamento climatico ed il surriscaldamento globale? Davvero le persone che da anni si battono per il rispetto dell’ambiente e contro il sistema capitalista sempre più incontrollabile sono solo catastrofisti spinti dalle ideologie o vandali che buttano vernice sui monumenti per fare un inutile allarmismo?

La nostra terra si allaga e brucia. Qui in Sicilia siamo circondati da roghi e fuochi, con la conseguenza di molte famiglie evacuate, case, boschi e campagne bruciate, posti di lavoro, strade, autostrade, stazioni, aeroporti in situazione di pericolo.  Le nostre vite e quelle dei nostri cari sono a rischio, siamo precari sotto ogni punto di vista, perché viviamo in una realtà che ci fa sentire sempre più fragili.

La nostra storia ci insegna l’importanza delle battaglie ambientaliste. Peppino Impastato ed i suoi compagni denunciavano tutti gli abusivismi e le irregolarità che avvenivano sul territorio a causa del connubio politico mafioso, con le loro mostre raccontavano già la devastazione di un territorio violentato da un’idea malsana di progresso e dal prevalere di sporchi affari che poco c’entrano con la salvaguardia delle persone. Ed oggi siamo ancora qui a vederne i risultati.

E’ necessario studiare il fenomeno degli incendi a partire dal surriscaldamento globale che si intreccia con le attività criminali di mafiosi, pastori, ex operai forestali etc. Approfittano delle giornate di forte calore per appiccare gli incendi e alimentare i propri business di vario tipo. Ma i criminali sono anche quelli che trattano il problema come un’emergenza non prevedibile (stessa cosa accade per i temporali e le alluvioni che ormai non sono più da considerare casualità, ma entrano nella regolarità di un clima che sta cambiando).

Dobbiamo continuare la nostra lotta per la difesa dell’ambiente che ben si intreccia con la lotta alla mafia e la critica nei confronti di una società capitalista sempre più consumistica. Dobbiamo autodifendere le nostre terre, le nostre campagne, la vita di persone e animali che vivono questo pianeta. Chiediamo prevenzione e pratiche differenti.

Casa Memoria Impastato

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