Esattamente un anno fa, Cinisi si risvegliava con una notizia terribile. In un giorno di festa per il paese, com’è tradizionalmente il carnevale, tutta Cinisi è rimasta sgomenta apprendendo della tragedia che si era consumata la durante la notte nella vicina Terrasini. Quella notte, infatti, il giovane compaesano Paolo La Rosa, di soli 21 anni, venne barbaramente assassinato da un’ inspiegabile furia omicida, mentre si trovava in discoteca, a divertirsi con i suoi amici, dopo una giornata di festa, quella, per l’appunto, del carnevale. L’assassinio di Paolo ha lasciato un segno indelebile nella nostra collettività, che da subito si è stretta attorno alla famiglia e agli amici, che da quel giorno si sono impegnati per chiedere giustizia. Sono tante le riflessioni scaturite da quella tragedia, che ha sconvolto non solo Cinisi, ma anche la vicina Terrasini: dalle istituzioni ai semplici cittadini, dai genitori ai ragazzi, dalle associazioni alla scuola, in tanti ci siamo chiesti il perché di tanta violenza, da cosa nasca, quali siamo le radici su cui affonda la società che porta un ragazzo ad uscire di casa con un coltello, ma soprattutto ci siamo chiesti cosa si possa e si debba fare per evitarlo.
A queste domande è stata soprattutto la mamma di Paolo, Loredana, a rispondere, invitando i ragazzi, durante i funerali del figlio, a non rispondere con la violenza alla violenza, di non farsi mai vincere dall’odio e credere nella giustizia. Da quel tragico 24 febbraio, la famiglia La Rosa e gli amici di Paolo, hanno deciso di non vanificare la sua morte ma di portare avanti delle iniziative che possano intercettare le esigenze dei giovani, per canalizzarle verso qualcosa di costruttivo e positivo. Anche noi siamo convinti che bisogna soprattutto ascoltare le istanze e le necessità dei ragazzi, provando a sensibilizzarli e non possiamo che sposare la stessa causa.
Oggi anche noi, infatti, come tanti, vogliamo ricordare Paolo La Rosa, esprimendo la nostra vicinanza alla famiglia e a quanti gli hanno voluto bene, ribadendo nel contempo la nostra condanna nei confronti di ogni forma di violenza.
Luisa Impastato
Casa Memoria Impastato