Radio Aut è la radio libera fondata nel 1977 da Peppino Impastato, la sede si trovava a Terrasini ed era trasmessa sulla frequenza di 98.800 Mhz. La radio era gestita in regime di autofinanziamento, Peppino e i suoi compagni la utilizzavano per denunciare i potenti mafiosi di Cinisi e Terrasini e per dare voce, con la controinformazione, alle istanze che provenivano dal sociale.
Nel 1976 era arrivata una sentenza decisiva della Corte Costituzionale (n. 202 del 28 luglio 1976), che liberalizzava la trasmissione via etere in ambito locale. Le radio libere potevano avere copertura legale e si moltiplicarono su tutto il territorio nazionale.
Dopo la liberalizzazione dell’etere anche in Sicilia e a Palermo sorsero le prime radio libere. Peppino Impastato a Cinisi, all’interno del Circolo Musica e Cultura, nella primavera del ’77 propose di aprire una radio. Dopo un dibattito interno furono reperite le attrezzature necessarie (di seconda mano), trasmettitore, antenna, piastre e mixer, grazie ad alcuni contatti con compagni di Radio Radicale. Un’emittente palermitana, Radio Apache era confluita in Radio Sud e vendeva a basso prezzo alcuni strumenti che furono acquistati.
Cinisi si trova in una conca di monti che non permettono l’emanazione delle onde radio a lunga distanza, per questo si decise di trasmettere da Terrasini, il paese adiacente a Cinisi, più vicino al mare.
La sede si trovava in corso Vittorio Emanuele non lontano dalla piazza principale di Terrasini.
Alla fine di aprile del 1977 iniziarono le prime prove di trasmissione; si costituì un primo nucleo redazionale e dal mese di Maggio si cominciò a mandare in onda “Il notiziario di Radio Aut, giornale di controinformazione radiodiffuso”. La fascia di trasmissione quotidiana della radio copriva solitamente lo spazio dalle ore 18 alle 24 circa. Due volte al giorno, alle 20 e alle 23 il notiziario. Il palinsesto comprendeva trasmissioni di musica, servizi speciali, rassegne-stampa. “Onda pazza” era la trasmissione più seguita ed andava in onda ogni venerdì sera: con accanto, di volta in volta, a fargli da spalla alcuni compagni tra cui Salvo Vitale, Gaspare Cucinella, Faro Sclafani, Faro Di Maggio, Giosuè Maniaci, Vito Lo Duca, Silvana Faletra, Andrea Bartolotta, Peppino metteva in atto “Onda Pazza a Mafiopoli”, facendosi ascoltare dalla cittadinanza dei due paesi, inondando di satira politica tutti quei personaggi che conosceva personalmente, contando su notizie freschissime e riservate, pronte per essere divulgate alla sua maniera.
La Radio dopo l’assassinio di Peppino continuò ad esistere fino al 1980. I compagni di Peppino trasformarono la trasmissione Onda Pazza in “La Stangata” (le tracce inedite sono conservate nell’archivio storico di Casa Memoria Impastato).
Nel maggio 2003 la famiglia e i compagni di Peppino hanno posto una targa nell’edificio dove aveva sede Radio Aut. Oggi è una casa residenziale privata ed anche se non è visitabile all’interno, è una meta di tanti visitatori.