In questi giorni abbiamo letto ed ascoltato parole e frasi come “carico residuale”, “sbarco selettivo”, che espresse nei confronti di esseri umani provocano un senso di sgomento.
A parlare di carico residuale in particolare è stato il ministro dell’interno del nuovo governo a guida Meloni a proposito delle persone a cui non è concesso scendere dalle navi Humanity 1 della Ong Sos Humanity e Geo Barents di Medici senza Frontiere, ad essere autorizzati allo sbarco solo minori e «fragili».
Il comandante Joachim Ebeling della Humanity 1 quando il Viminale gli ha imposto di lasciare il porto di Catania e tornare al largo con 35 esseri umani a bordo, ha deciso di opporsi per obbedire alla legge del mare e insieme alla sua ong ha anche presentato un ricorso al Tar del Lazio contro il decreto del Viminale per palese violazione delle leggi italiane e internazionali. Un gesto di coraggio che ci sentiamo di sostenere perché parte dalla volontà e dalla scelta di salvare vite umane. Dalla nave Geo Barents, ferma al porto di Catania, i migranti non sbarcati hanno realizzato cartelli di cartone sui quali hanno scritto “Help Us” urlando dalla nave la loro richiesta di aiuto. Chiediamo a gran voce di ascoltarli. Chiediamo che sia concesso a tutti di sbarcare immediatamente, nessuno escluso, per mettere al primo posto la vita umana. Le persone non sono oggetti da selezionare. Bisogna consentire a chi ha già vissuto condizioni di viaggio estreme, di potersi salvare e avere una speranza di futuro. Uno Stato civile deve garantire la vita e la dignità, non può permettersi di usare gli esseri umani come merce di scambio per ottenere consenso politico o per affermare il proprio potere a livello internazionale. Basta con questa propaganda razzista che alimenta odio tra poveri, disprezzo della vita e cinismo. Restiamo umani.