Diamo la nostra solidarietà ad Annalisa Savino, Preside del liceo di Firenze Leonardo Da Vinci, che nei giorni successivi al pestaggio fascista avvenuto di fronte ad un altro liceo fiorentino, il Michelangiolo, ha scritto una lettera ai suoi studenti per invitarli a riflettere su come è nato il fascismo in Italia: “con la vittima di un pestaggio lasciata a se stessa dagli indifferenti”. L’aggressione squadrista, i cui probabili autori sono tre militanti di Azione Studentesca (gruppo legato all’estrema destra) estranei alla scuola, ha turbato fortemente studenti ed insegnanti non solo del Michelangiolo, ma anche delle altre scuole della città. La Preside Savino ha voluto così invitare i propri allievi ad una profonda riflessione sul tema dell’antifascismo, ha citato Gramsci e l’importanza di non essere indifferenti, sollecitando i giovani ad avere fiducia nel futuro, ad aprirsi al mondo, condannando violenza e prepotenza, a cui contrapporre cultura e idee. Parole che non possiamo non apprezzare e che condividiamo pienamente. Purtroppo abbiamo appreso che il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara non si è ancora espresso sul pestaggio fascista, ma ha criticato la preside con queste parole riportate da diversi giornali: “È una lettera del tutto impropria, mi è dispiaciuto leggerla, non compete a una preside lanciare messaggi di questo tipo e il contenuto non ha nulla a che vedere con la realtà” e poi “In Italia non c’è alcuna deriva violenta e autoritaria, non c’è alcun pericolo fascista, difendere le frontiere non ha nulla a che vedere con il fascismo o peggio con il nazismo”.
Siamo convinti che la Preside Savino abbia svolto pienamente il suo ruolo rivolgendosi ai propri studenti con parole che non fanno altro che riprendere i principi basilari della nostra Costituzione, per la difesa della Democrazia che è un valore universale. Ha ricordato l’importanza della libertà di espressione, contro ogni forma di sopraffazione e violenza. Per questo andrebbe ringraziata.
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