Il Senato ha approvato la così detta tagliola sul disegno di legge Zan. L’iter del testo si è bloccato definitivamente, dovranno trascorrere tanti mesi prima che si possa presentare un nuovo disegno di legge sullo stesso tema.
La proposta di non passare all’esame degli articoli del ddl Zan, voluta da Lega e Fratelli d’Italia, è stata approvata con voto segreto: 154 i voti favorevoli, 131 contrari e 2 astenuti.
Non possiamo non dirci sconcertati dal lungo e festoso applauso di quei senatori che avevano appena saputo che con il loro voto segreto avevano bloccato una legge che poteva essere un importante segnale contro l’odio e contro l’omotransfobia; questo voto ha negato alle persone LGBTQ+, donne e persone disabili una legge che le tuteli nel contrastare le discriminazioni e le violenze che subiscono quotidianamente nel nostro Paese.
Continuiamo a sostenere le lotte di chi in questi giorni scende in piazza per difendere tutte le persone LGBTQ+, donne e disabili dagli attacchi violenti e da ogni forma di discriminazione; continuiamo a lottare affinché tutt* possano essere liber* di poter esprimere la propria identità di genere e per il riconoscimento dei diritti di tutte quelle soggettività che non vengono ancora oggi riconosciute, perché fuoriescono dagli schemi tradizionali e patriarcali che la stessa realtà ha già messo in discussione, ma che la politica italiana non vuole riconoscere.
A chi fa paura la libertà? La libertà di espressione, il rispetto delle diversità, la conoscenza, la cultura e il pluralismo sono i primi strumenti per garantire lo sviluppo di una società più umana, fondata sul dialogo e sulla non violenza.
Casa Memoria Impastato
Foto di Markus Spiske da internet