Questa riflessione sul coraggio, raccontataci con immagini e parole da Valentina Di Mercurio, ci dà oggi l’occasione per ricordare insieme al Giudice Paolo Borsellino anche la giovanissima Rita Atria, testimone di giustizia, che collaborò con Borsellino e che si uccise il 26 Luglio del 1992, a pochi giorni dalla strage di Via D’Amelio.
Anche Rita dimostrò il suo grande coraggio quando, a soli 17 anni, dopo l’uccisione del padre e del fratello che erano affiliati alla mafia, decise, insieme alla cognata, di denunciare gli assassini e affidarsi alla magistratura ed in particolare al giudice Borsellino, la cui scomparsa fu per lei un duro colpo. La solitudine di questa ragazza è dimostrata anche dal difficile rapporto con la madre che, non accettando la sua scelta, la rifiutò anche dopo la morte.
Con queste vignette ricordiamo il coraggio e l’umanità di Rita, dei giudici, giornalisti, sindacalisti, uomini e donne di scorta, di Peppino e mamma Felicia, di tanti attivisti e di tutti coloro che quotidianamente sfidano le proprie paure e l’indifferenza per costruire una società giusta e libera.
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