Tra la Scuola Media Giovanni XXIII di Terrasini e la Scuola Media Daniela Mauro di Pessano con Bornago (Mi), una tappa importante all’interno di un percorso promosso da Casa Memoria e la Cooperativa sociale Solidaria
Costruire reti relazionali e forme variegate di collaborazione è essenziale per ogni processo di promozione sociale finalizzato alla crescita di senso civico e all’affermazione di valori di democrazia e giustizia sociale. E’ questo il senso del progetto didattico culturale di turismo responsabile “tra il dovere della memoria e l’impegno sociale antimafia” della Cooperativa sociale Solidaria che ha consentito a tanti giovani di tutta Italia di prendere contatto con la Società siciliana che – nonostante pervasa da un gravissimo fenomeno mafioso come “cosa nostra”, inevitabilmente in cointeressenza con ambiti deviati del mondo politico-istituzionale ed economico-finanziario – ha sempre presentato movimenti e figure fulgide votate al riscatto civile ed etico di una terra tante volte ferita, ma mai del tutto rassegnata. In questo solco si arricchisce sempre di più l’ormai lunga collaborazione tra la Cooperativa sociale Solidaria e Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato voluta dalla famiglia Impastato come baluardo etico e “altare” civile per rinnovare la memoria straordinaria di Peppino Impastato, un faro particolarmente luminoso per tutti coloro che credono nella possibilità di affermare una società basata sulla libertà, la giustizia sociale e la bellezza universale data dalla cultura e dalle relazioni sociali solidali.
L’ultimo tratto di questo percorso comune tra Casa Memoria e Solidaria nei giorni scorsi – il 2 marzo – si è arricchito di un’altra tappa significativa con la collaborazione con la Scuola Media di Terrasini Giovanni XXIII che ha consentito di ospitare un entusiasmante gemellaggio con la Scuola Media Daniela Mauro di Pessano con Bornago, in provincia di Milano, con quasi un centinaio di alunni e insegnanti, che hanno dato vita ad un incontro tra le due scuole di grande impatto educativo e notevole slancio emotivo.
Accurata e ricca l’accoglienza della Scuola Giovanni XXIII con interventi dei responsabili didattici, una suggestiva rassegna musicale presentata dai giovani alunni del territorio, diretti dal loro insegnante di musica e l’omaggio di Solidaria alle due scuole di una targa in ricordo della bella, comune esperienza.
L’incontro è culminato nell’intervento – apprezzatissimo – di Luisa Impastato – nipote di Peppino – che con un linguaggio familiare ai giovani partecipanti, oltre a tratteggiare la figura dello zio, sia sul piano storico che degli affetti, ha evidenziato l’importanza del contributo dei giovani nel riscatto e nella prevenzione di ogni forma di manifestazione di cultura mafiosa.
Il viaggio era iniziato con la visita in un agrumeto confiscato alla mafia nel territorio palermitano di Ciaculli , condotto dall’Associazione Acunamatata, in collaborazione con Solidaria, dove, tra l’altro, si è svolto un incontro didattico- esperenziale sulla mentalità di tipo mafiosa o assimilabile, coordinato dall’insegnante Adriana Saieva e dal filosofo Augusto Cavadi.
Altre due tappe hanno riguardato il territorio Partinicese e della Valle dello Jato, in particolare nei luoghi di Danilo Dolci, intellettuale e operatore sociale, punto di riferimento ideale e politico di Peppino Impastato, e la visita al mausoleo di Portella della Ginestra, luogo storico dove avvenne la strage politico-mafiosa del I Maggio del 1947, con l’incontro di grande significato e suggestione emotiva con Serafino Petta, reduce della suddetta strage.
Importante anche l’incontro finale a Corleone con la Cooperativa Lavoro e non solo, attiva su beni confiscati alla mafia e impegnata nella promozione sociale e culturale di un territorio, tradizionalmente ad alta densità mafiosa, e da anni impegnato in un faticoso e difficile processo di riscatto e liberazione.
Infine, al di là dei momenti particolarmente significativi del viaggio in Sicilia degli amici della Lombardia, tutta l’esperienza – nei momenti ufficiali e conviviali – ha assunto una grande importanza per rafforzare relazioni e rapporti all’interno e all’esterno del nostro territorio.
Per questo grazie a tutti per avere collaborato e partecipato.
Giovanni Abbagnato – Cooperativa sociale Solidaria
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