La Corte suprema degli Stati Uniti ha abolito la storica sentenza “Roe v. Wade” con cui nel 1973 aveva legalizzato l’aborto negli Usa. Assistiamo dunque ad un progressivo ritorno indietro nel tempo sul fronte dei diritti e delle battaglie femministe. Purtroppo ciò che sembrava acquisito viene messo in discussione, in un processo al contrario sempre più orientato verso la negazione dei diritti di tutti che parte dal negare i diritti acquisiti dalle donne con tante lotte. Con la solita ipocrisia la destra statunitense (e non solo) afferma di essere a favore della vita, ma quale vita difende? Nulla ad esempio viene fatto per tutelare la vita di tante persone ed anche giovanissimi, evitando la diffusione di armi che provocano sempre più stragi nelle scuole e non solo. Sembra che si voglia invece e per l’ennesima volta decidere sul corpo delle donne, sembra che questa società che continua ad essere basata sul potere del patriarcato voglia dare alle donne ogni responsabilità sulla maternità. Perché solo sulle donne ricade la gestione e la conseguenza dei rischi della riproduzione? Quale Potere vuole controllare e decidere sui corpi delle donne?
Siamo contrari a questa nuova forma di oscurantismo, che oltre tutto provocherà l’aumento di aborti clandestini, che spegnerà la riflessione sul tema della sessualità e della procreazione, siamo contrari a chi vuole colpire le donne e soprattutto quelle che vivono più difficoltà sociali ed economiche. Chiediamo che siano le donne a decidere sul proprio corpo e che vengano sostenute con leggi che supportino le loro scelte. L’autodeterminazione delle donne è autodeterminazione di tutti.