Per il 9 Maggio di quest`anno, in occasione del 37° anniversario dell’assassinio mafioso di Peppino Impastato, è avvenuta una grande svolta: il coinvolgimento di una parte importante dell’associazionismo del territorio come gli Scout, l`Azione Cattolica, l’Associazione Sportiva, l’Associazione fotografica Asadin, l’Associazione Peppino Impastato, la Cooperativa Liberamente e Associazioni di portata nazionale.
Partendo dal basso, con riferimento alle realtà locali, siamo riusciti ad organizzare un grande evento, con una maggiore partecipazione rispetto agli anni precedenti, anche della gente del luogo, con una novità importante: il sostegno del Gal Golfo di Castellammare e del Comune di Cinisi.
Per questo motivo pensiamo che oggi sia il momento di valutare e discutere su come possiamo andare avanti in questo difficile percorso ed affrontare i problemi reali che tanto ci ostacolano.
Noi come Casa Memoria ci troviamo di fronte a delle grandi responsabilità, come la gestione delle accoglienze, le tante attività di impegno sociale e culturale sempre più complesse e l’enorme lavoro giornaliero che svolgiamo comunque con grande passione e dedizione anche se con non poche difficoltà; spesso però, siamo costretti a scontrarci con le vergogne quotidiane, che tentano in tutti i modi di cancellare la nostra memoria storica e di rendere incivile il territorio.
Ci rendiamo conto che nella nostra realtà il messaggio che ha lasciato Peppino e Felicia è ancora indigesto e provoca insofferenza, anche se è indubbio che non tutto è rimasto come prima ma che finalmente i segnali di una svolta sembrano visibili all’orizzonte.
Chiaramente da fatti negativi possono venire fuori delle discussioni costruttive aprendo un dialogo, anche con chi ha un punto di vista differente, purchè sensibile ai nostri stessi temi. Pensiamo di continuare a perseguire la strada intrapresa anche in futuro, per questo non siamo affatto scoraggiati, ma non vediamo alcun cambiamento, ne interessamento per quanto riguarda alcune importanti questioni come la vergognosa vicenda del “Casolare” il luogo dove è stato ucciso Peppino di proprietà della figlia del farmacista Venuti, ricchissimi proprietari terrieri che malgrado il vincolo apposto come bene di memoria protetto e l’annunciato esproprio del Governatore Crocetta, hanno deciso di chiuderlo e privarlo alle visite di migliaia di persone provenienti da ogni parte del mondo. Ancora oggi, dunque, quel luogo in cui abbiamo trovato i resti con le macchie di sangue di Peppino è sommerso dalla “MERDA” delle MUCCHE.
Oggi purtroppo contano solo i soldi soprattutto per quelli che ne hanno tantissimi e che in passato hanno mostrato tanta generosità con i mafiosi, il resto non ha valore, non vale la dignità umana e il rispetto di una memoria. Così come per il nostro Governatore contano solo i consensi; non sappiamo nulla del vincolo, del decreto di esproprio e delle promesse fatte per il 9 Maggio 2014 davanti Casa Memoria (sommerso dai fischi dei Militanti No-Muos). Il nostro scopo è quello di evitare che il Casolare faccia la fine della Casa del poeta Giovanni Meli cancellata totalmente dalla nostra memoria in mano a dei privati.
La seconda vergogna riguarda, ormai annoso, problema dei rifiuti: non si capisce come mai nel 2015 dobbiamo ancora rischiare la nostra salute per questo problema, intere periferie comresi i luoghi di villeggiatura sono sommersi dalla “MUNNIZZA”. La Stazione Piraineto è diventata una vera discarica a cielo aperto, con branchi di cani randagi, in preda a un totale degrado. Oltre i ragazzi del paese che vivono in questo scempio quotidianamente, lascio immaginare a voi l’impatto di tanti ragazzi che scendono in questa stazione per trasferirsi nella Cooperativa Liberamente che gestisce un bene confiscato alla mafia, in zona Pozzillo a Cinisi che per arrivarci incontrano altre decine di metri di spazzatura in via Cusumano, così come sulla strada dirimpetto all`ingresso della cooperativa. Ma è così difficile iniziare a praticare la raccolta differenziata come hanno già fatto in alcuni posti della Sicilia? E’ cosi difficile aprire un’inchiesta per capire chi sono i veri responsabili di questo crimine?
L’altra questione vergognosa riguarda la vicenda di Santi Palazzolo, che sicuramente avrebbe meritato tanta più solidarietà e sostegno da parte di tutti e in particolare dalle istituzioni, che sembra lo abbiano abbandonato a se stesso dopo quella coraggiosa scelta e sicuramente tenteranno di fargliela pagare. Dopo questo grande atto di coraggio sarebbe un crimine ostacolarlo nella gestione della sua attività all’interno dell’aeroporto. La sua scelta di denuncia ha messo in evidenza il ruolo della borghesia mafiosa all’interno della Gesap per quanto riguarda la gestione dei servizi dell’aeroporto in mano ad un manipolo di cialtroni e farabutti incalliti. La “Pasticceria Palazzolo”per chi non lo sapesse oltre ad essere l’orgoglio di questa nostra realtà rappresenta una parte importante della memoria storica di questo nostro paese.
Casa Memoria è sempre disponibile ad accogliere ogni forma di proposta per portare avanti iniziative possibili di salvaguardia e di promozione del nostro territorio, incontrarci per discutere assieme con tutte le associazioni che sono interessate a questo tipo di tematiche mettendo a disposizione della comunità la nostra esperienza e il nostro patrimonio culturale e politico che ci hanno lasciato Peppino e Felicia. Le migliaia di persone che ogni anno vengono a Cinisi a visitare Casa Memoria debbono essere messe in condizioni di conoscere ed apprezzare i luoghi e la storia di questo nostro paese.
Purtroppo la nostra proposta di un itinerario storico e culturale partendo dai luoghi dove ha lottato e vissuto Peppino per arrivare alla valorizzazione di altri posti importanti del nostro territorio non è stata mai accolta ne stata presa in considerazione neppure da quelle associazioni che dovrebbero svolgere questo ruolo di promozione. Anche questo aspetto fa parte delle vergogne che ostacolano l’emancipazione di questa realtà.
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