Dopo 39 anni, ancora oggi, l’attentato del 2 agosto 1980 nella Stazione di Bologna rimane una delle tante pagine oscure della storia d’Italia. Un attentato nel quale morirono 85 persone, più 200 feriti. La bomba esplose nella sala d’attesa della seconda classe in un periodo dell’anno in cui la stazione di Bologna era molto frequentata, tanti lavoratori infatti erano appena andati in ferie e molte famiglie si recavano in vacanza con il treno. Erano le 10.25 e l’orologio si fermò insieme alla vita di quelle persone.
Questo attentato rimane ancora misterioso perché dopo tanti anni, lunghi processi e condanne, ancora non sono stati scoperti i mandanti della strage. Le indagini subirono depistaggi e deviazioni. Sarebbe importante sapere la verità su chi decise che tutte quelle persone dovessero essere uccise.
Ci uniamo ai familiari delle vittime della strage di Bologna che da anni combattono alla ricerca della verità e che non hanno mai smesso di lottare e di ricordare, perché un paese libero e democratico si fonda sulla memoria storica, non bastano più le celebrazioni o i minuti di silenzio, bisogna ottenere la verità.
Evelin Costa
Casa Memoria
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